TERAMO – Aprirà entro l’estate l’Ipogeo, nella sua totale complessità. Questa mattina il sindaco Brucchi e l’assessore Di Giovangiacomo hanno illustrato alla stampa gli ultimi dettagli la cui realizzazione permetterà di restituire alla città questo angolo dedicato alla cultura. L’apertura delle sale ipogee di piazza Garibaldi permetterà anche di completare la ristrutturazione del sottopasso. E’ la più ghiottosa novità è quella dello spazio individuato in 35 nicchie nel tunne che permette ai pedono di attraversare la trafficata piazza Garibaldi. Oltre alle foto storiche che narrano alcuni dei principali cambiamenti del volto di Teramo, il Comune darà modo ai tanti writers di liberare la propria creatività e disegnare negli appositi spazi a loro riservati. Un modo diverso e interessante di ospitare la nuova arte e in qualche modo di limitare l’imbrattamento incivile di altri spazi pubblici. Un’altra delle novità che funzionerà da deterrente ai vandalismi purtroppo verificatisi in passato, è la realizzazione di un sistema di videosorveglianza che terrà sotto controllo tutta l’area interna ed esterna di piazza Garibaldi. La cifra spesa per la realizzazione dell’ipogeo ammonta a 3,6 milioni di euro. A questa cifra si è aggiunto un ribasso di gara che permetterà di fare anche lavori di riqualificazione a piazza Garibaldi che verrà ripavimentata e dove verranno collocati nuovi spartitraffico e nuove pensiline per la fermata degli autobus. Impattante è intanto l’arcobaleno di luci reso dal nuovo impianto di illuminazione del sottopassaggio che cinge la grande sala ipogea da 670 metri quadrati. Qui oltre a un impianto che riprodurrà musica in stereofonia lungo il corridoio verranno anche sistemate delle pannellature in plexiglass antigraffio e antisfondamento a protezione delle foto storiche della città rovinate dai vandali che verranno riprodotte e risistemate nelle apposite nicchie. La sala Ipogea grande è collegata da un corridoio a quella più piccola già completata da 130 metri quadrati che insiste sotto la Pinacoteca e che ospiterà le opere del museo dedicato a Crocetti e Pagliaccetti. La sala presenta due ampi ingressi collegati da una vetrata presente lungo il percorso sottopassaggio in modo da rendere visibili ai passanti gli arredi all’interno della sala che sarà preceduta anche da una cabina che in caso di spettacoli e manifestazioni potrà ospitare un botteghino. «Vogliamo che questi spazi siano messi a disposizione della collettività, ma riservati soprattutto alle iniziative per i ragazzi che possano essere sportive, di intrattenimento o culturali. A loro» ha detto Di Giovangiacomo «intendiamo consegnare un luogo che rappresenta il cuore della città anche per la posizione strategica in cui è sorto. Non escludiamo di condividere la destinazione d’uso con l’Università di Teramo». Dentro restano da ultimare piccole rifiniture e rivestimenti in legno mentre pavimentazione, impianti termici, illuminotecnici, acustici e uscite di sicurezza sono state ultimate. E’ suggestivo l’imponente muro antico che all’interno dell’area moderna lascia con prepotenza una traccia del passato. Infatti durante gli scavi furono rinvenuti i resti della vecchia città di Teramo con una nicchia al cui interno ci sono tracce del vecchio sistema di canalizzazione delle acque che è stato restaurato d’intesa con la Soprintendenza e consegnato come prezioso elemento d’arredo principale della sala.
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